È da tempo ormai che le relazioni sindacali nel Comune di Bari sono assolutamente inesistenti.
Una Amministrazione di cosiddetto centro-sinistra che ha superato, nell’annientamento delle relazioni sindacali, addirittura il decreto Brunetta.
La nostra Organizzazione vanta ormai, da un anno a questa parte, pacchi di richieste di incontro che interessano i vari contesti lavorativi, dal trasferimento di un nostro compagno nonché dirigente trasferito d’emblee’, senza tener conto del suo grave problema fisico, alle questioni annose e mai risolte che riguardano nidi e scuole d’infanzia, ai servizi sociali che nei Municipi, non piu’ di fresca istituzione, funzionano ancora come le ex circoscrizioni, alle esternalizzazioni effettuate con nonchalance (vedasi tributi), ai tavoli tecnici fantasma persi per strada e via discorrendo.
Non solo L’Amministrazione non ci convoca ma non si disturba nemmeno a rispondere alle nostre richieste. Insomma garbo e cortesia sono diventati ormai un optional per questa Amministrazione.
E veniamo all’ultima questione, quella che riguarda la modifica dell’orario di lavoro e di servizio di qualche educatore prima e di ausiliari dei nidi poi, dove il Comune ha ricusato anche l’esame congiunto previsto dalla l. 135/2012 riguardo l’articolazione dell’orario di lavoro.
Anzi secondo alcune sentenze del giudice del lavoro (trieste e pesaro), che condannano l’Amministrazione per condotta antisindacale, in questi casi si salvaguarda la concertazione in materia di orario di servizio.
Quest’ultima problematica riveste per noi, per i lavoratori e per i servizi prestati, particolare importanza. non intendiamo infatti consentire che si stravolgano gli orari programmati da tempo e congeniali al servizio senza uno straccio di condivisione ne’ con i sindacati ne’ con i lavoratori.
Un precedente pericolosissimo che ci fa accapponare la pelle per l’andazzo che potrebbe seguirne, in tutti gli uffici del Comune.
e trattandosi di servizi all’infanzia, ricordiamo pure che attualmente continua ad essere negato il diritto alla partecipazione dei genitori alla gestione del sistema nidi. Negato perché ci si ostina a non rinnovare un regolamento ormai datato (1980), ignorando il coinvolgimento dei genitori che rimane un pilastro fondamentale per il buon funzionamento del servizio.
Noi tuttavia non ci facciamo dissuadere dal continuare a sollecitare il rispetto dei diritti dei lavoratori e dei cittadini.
Con la nostra ostinazione riusciremo a vincere l’arroganza di questa parte pubblica, che dimentica che i lavoratori sono gli ingranaggi fondamentali del buon funzionamento della macchina comunale.
Domenico Ficco, Segretario generale
Patrizia Tomaselli, Segretario