PROVINCE DEVASTATE: 19 DICEMBRE SIT-IN SOTTO LA SEDE DEL CONSIGLIO REGIONALE

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Il Presidio Unitario tenutosi a Roma presso il Senato il 16/12 u.s. non ha dato un esito positivo.
La delegazione ricevuta dal Governo si è vista confermare il percorso intrapreso con la Legge di Stabilità e dunque si procederà con i tagli finanziari e le riduzioni delle piante organiche previste dall’emendamento governativo.
Il rischio è, non solo quello di non assicurare i servizi fondamentali attribuiti dalla Legge 56 alle nuove Province ed all’Area Metropolitana ma anche quello di processi di mobilità di massa per i lavoratori che dovevano costituire la struttura portante del nuovo Ente.
 Un pasticcio istituzionale che lega strettamente la Legge 56 e quella di Stabilità, evidenziando incongruenze e creando incertezze che sono ben lontane da un serio riordino delle funzioni e creano invece un vero “delirio normativo e istituzionale”.
L’unico effimero spiraglio offerto ai nostri rappresentanti nell’incontro del 16/12 u.s. è un tardivo coinvolgimento nell’Osservatorio Nazionale che si riunirà nel prossimo mese di gennaio.
Pertanto proseguiamo il percorso di mobilitazione, che continua in tutta Italia, con un Presidio sotto la sede del Consiglio Regionale, che si terrà dalle ore 10,00 alle ore 13,00 di domani 19 dicembre.
Una nostra delegazione chiederà di essere ricevuta dal Governo Regionale per sollecitare l’attivazione dei percorsi necessari a garantire i livelli occupazionali velocizzando gli adempimenti procedurali posti a carico degli Osservatori Regionali garantendo l’esame congiunto con le OO.SS..
Un partita delicatissima che con i tagli previsti dalla Legge di Stabilità mette a repentaglio i servizi ai cittadini e la perdita di professionalità ed esperienze dei lavoratori per i quali si apre il rischio concreto della perdita del posto di lavoro.
Dunque in mancanza di risposte la nostra battaglia continua.

FP CGIL                                     FP CISL                                    FPL UIL
( Patrizia TOMASELLI)          (Dino DI GENNARO)               (Davide DE GREGORIO)