In questi giorni continua ancora piu’ intensamente la battaglia della Funzione Pubblica CGIL di Bari, nella difesa con i fatti e non solo con le parole, dei servizi educativi all’infanzia pubblici, sia a livello nazionale che a livello locale.
Lo scorso 19 maggio abbiamo partecipato infatti, ad un presidio unitario a Montecitorio, a Roma, finalizzato a rivendicare il rinnovo al contratto, lo sblocco del turn-over, la tutela e la valorizzazione del personale del settore educativo e soprattutto per chiedere a gran voce un investimento di risorse utile a rilanciare il sistema educativo integrato da zero a sei anni.
Una delegazione e’ stata poi ricevuta da alcuni gruppi parlamentari di Camera e Senato, per spiegare le ragioni della protesta.
In continuità con questa importante iniziativa e con il lavoro effettuato dalla nostra Organizzazione in sede locale, in questi giorni abbiamo incontrato l’Assessore alle politiche educative del comune di Bari, Paola Romano. Assessore che, in controtendenza con quanto sta avvenendo nel resto del Paese, sta promuovendo a Bari una politica di sviluppo dei servizi educativi.
Aprire nuovi asili nido, prolungare l’orario di apertura dei nidi, assumere un congruo numero di educatrici e insegnanti mentre la maggior parte dei Comuni sta riducendo notevolmente nidi e scuole dell’infanzia con chiusure o esternalizzazioni, è senza dubbio un fatto positivo.
L’Assessore Romano ha condiviso con noi anche la necessità di assumere personale ausiliario, attualmente assai carente, e questo assume il significato di una stessa visione per un investimento serio e partecipato sul sistema nidi e che ci consente di pensare in maniera propositiva al futuro.
Un investimento che deve andare nel verso non solo della quantità ma anche della qualità del servizio offerto. Non basta attivare infatti un nuovo nido per dire che il sistema dei servizi educativi che offriamo ai nostri bambini è un servizio di qualità ma occorre destinare maggiori risorse per la gestione e il funzionamento. E pensiamo agli arredi, al materiale didattico, alla manutenzione e alla sicurezza, alle sostituzioni del personale educativo, alla carenza di personale ausiliario e via dicendo.
Abbiamo evidenziato inoltre che un maggiore impegno sul piano economico deve essere sostenuto da un grande investimento organizzativo, che si traduce per noi nella riqualificazione dell’intero sistema attraverso uno sforzo progettuale condiviso, per cui abbiamo ancora una volta sostenuto l’improcrastinabile necessità di discutere, senza ulteriori rinvii, del nuovo regolamento.
Rispetto alle questioni sollevate abbiamo riscontrato da parte dell’Assessore disponibilità e volontà a ricercare soluzioni condivise.
Infatti abbiamo chiesto e ottenuto l’impegno di anticipare le pulizie nei locali dei nidi, in modo da consentire ai bambini, e a tutto il personale, di lavorare dal primo giorno di avvio delle lezioni in condizioni salubri e dignitose.
Perchè noi siamo convinti che la qualità delle condizioni di lavoro deve essere considerata tra gli elementi che fanno la qualità del servizio.
Possiamo dire che come inizio di collaborazione ci lascia ben sperare. Ora non ci resta che stringere i tempi sul nuovo regolamento.
Riguardo la scuola dell’infanzia, ci siamo soffermati in primis sulla “questione mensa”, che in questi giorni sta infiammando e preoccupando le insegnanti, perchè è realmente una novita’ rispetto agli anni precedenti.
L’Assessore ci ha informato che prima di avviare l’iniziativa, si e’ accertata che ci fossero le risorse idonee e sufficienti per assicurare mensa, trasporto e supplenze. E dunque, costatato positivamente tutto cio’, sta avviando i sopralluoghi, per verificare le condizioni di tenuta climatica dei locali adibiti a mensa, nelle scuole. Ove non sara’ possibile, per la tempistica ridotta, potrebbero essere le stesse dirigenti ad indicare al PEGL i plessi piu’ esposti alle temperature eccessive, per problemi strutturali.
L’organizzazione prevede inoltre che il PEGL invii nei prossimi giorni un nuovo questionario ai genitori che hanno aderito all’iniziativa, per conoscere le loro reali esigenze (14.30 o 16.00).
Inoltre, saranno impartite direttive uniche a tutte le Dirigenti riguardo la gestione e rotazione del personale a giugno. Direttive che nello specifico prevedono che non dovranno essere utilizzate le insegnanti che hanno lavorato per tutto l’anno in sezioni a turno unico. E dove si verificasse che i bambini sono in numero esiguo, tanto da essere seguiti da un’unica insegnante, si dovrà ricorrere ad una insegnante fino alle 16.00, le altre fino alle 14.30.
Naturalmente, poiché siamo in fase di sperimentazione, il servizio e’ suscettibile di miglioramenti. Sicuramente e in via preventiva, andavano verificate le condizioni di fattibilita’ per offrire un servizio qualitativamente all’altezza ma gli aggiustamenti, per questa volta, saranno effettuati in itinere. E noi non mancheremo di far pervenire i nostri suggerimenti in merito.
Rimane tuttavia un buon test per capire la ricezione dell’utenza rispetto all’offerta.
Anche in questo caso abbiamo verificato la disponibilita’ dell’Assessore all’ascolto e la sua sensibilita’ rispetto a problematiche delicatissime che investono oltre che i lavoratori, un’utenza che riguarda famiglie e bambini in tenera età.
Adesso ci aspettiamo che le buone intenzioni si traducano in fatti concreti.
(D. Ficco, Segretario Generale – P. Tomaselli, Segretario)
Bari, 23 maggio