La Funzione Pubblica CGIL da tempo sostiene la necessità che in Puglia ci sia un’inversione di tendenza nella gestione integrata del ciclo dei rifiuti, allo scopo di recuperare i notevoli ritardi che si registrano nella raccolta differenziata che si attesta mediamente al 20% .
Occorre puntare alla raccolta “porta a porta”, la c.d. differenziata spinta, perché rappresenta l’unico modo per implementare la gestione integrata dei rifiuti, come dimostrano talune esperienze di Comuni pugliesi che sono addirittura oltre il 65% di differenziata. Tali esempi virtuosi dimostrano che è davvero possibile una gestione integrata dei rifiuti improntata alla sostenibilità ambientale, a condizione che si superi completamente un’antica concezione che attribuisce al servizio la mera finalità di igiene del territorio e di allontanamento dei rifiuti prodotti dai centri urbani, destinando gli stessi allo smaltimento finale nelle discariche, che ad oggi restano la principale forma di smaltimento.
E’ indispensabile che soprattutto gli Enti Locali adottino tutte le misure volte ad incoraggiare la raccolta separata dei rifiuti organici, facendo leva sulla informazione e formazione e su percorsi partecipativi dei cittadini, nei processi decisionali e nell’analisi dei costi della gestione, che devono essere portati in trasparenza, avendo anche la capacità di utilizzare le risorse all’uopo messe a disposizione dalla Regione a sostegno degli interventi per il potenziamento dei servizi dedicati e per dare un forte stimolo ai sistemi di raccolta differenziata spinta.
La gestione del servizio a Grumo Appula non sembra andare proprio in questa direzione, se si tiene conto dell’inadeguatezza dei mezzi a disposizione, delle carenze di organico, dei ritardi nella raccolta dei rifiuti (i cui tempi a volte si protraggono fino a sera), della mancata distribuzione ai cittadini dei kit per la differenziata, del non idoneo sito di raccolta. E’ del tutto evidente che un servizio non adeguatamente organizzato, mentre si ci si pone l’importante obiettivo di realizzare una raccolta differenziata porta a porta, rischia di alimentare le diffidenze diffuse – a Grumo Appula come in altri Comuni – e la scarsa propensione a tale modalità di raccolta, dovuta al sospetto che tutto finisca, comunque, in discarica.
Da non trascurare, in questa importante sfida per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, il ruolo determinante degli operatori del settore che devono essere protagonisti attivi dell’intero processo. Perché ciò sia possibile, è necessario che gli stessi siano fortemente motivati e non umiliati e mortificati . Tutto questo passa attraverso la puntuale (!!!) corresponsione delle retribuzioni e la regolarità contributiva, su cui vigileremo attentamente, non mancando di denunciare ogni eventuale inadempienza.
Il Coordinatore prov.le Il Segretario Generale
Igiene Ambientale Domenico Ficco
Pietro Barile