È bene ricordare, a chi è sfuggito, che l’art. 7 del d. lgs n. 150/2009, la cosiddetta “Riforma Brunetta”, ha assegnato alle pubbliche amministrazioni l’obbligo di adottare il “Sistema di misurazione e valutazione della performance”, escludendo quindi la contrattazione con le OO.SS.
Riforma che, come è noto, la CGIL ha strenuamente combattuto, con manifestazioni, iniziative e scioperi.
Il sistema di valutazione adottato dal Comune di Bari ha previsto la possibilità di poter valutare negativamente la performance individuale di un lavoratore, riconoscendo alla contrattazione decentrata SOLTANTO il compito di fissare il valore sotto il quale la valutazione è da considerarsi NEGATIVA.
Su questo, come CGIL, abbiamo tenuto duro e siamo riusciti a mantenere tale limite molto basso, infatti la prestazione è ritenuta negativa solo se è pari o inferiore a 32/80 per la performance di funzione, ben al di sotto del 50%, ed 8/20 per la performance operativa, dati valutativi talmente bassi che non sono stati mai riscontrati negli anni passati.
Inoltre, in sede di contrattazione decentrata siamo anche riusciti a rivalutare la valutazione ritenuta positiva. Infatti, a partire da una valutazione di 56/80 (noi avevamo chiesto che questo limite fosse più basso, eravamo partiti da 40/80 per poi attestarci su 48/80 ma la parte pubblica che era partita da 64/80 non ha ritenuto di scendere sotto i 56/80) è prevista una premialità aggiuntiva da riconoscere al personale in fase di attribuzione del beneficio economico legato alla performance.
Pertanto, del risultato complessivamente conseguito in sede di contrattazione decentrata possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti, considerato che si è riusciti a chiudere la contrattazione solo il 27 dicembre scorso, quindi al limite della scadenza dell’anno 2013. In tal modo abbiamo evitato che l’Amministrazione procedesse con un atto unilaterale all’approvazione di un contratto decentrato sicuramente peggiorativo, visto la bozza presentata dalla parte pubblica, ovvero che non si potessero distribuire le risorse decentrate al personale dipendente, arrecando un grave danno ai lavoratori. Se questo significa svendere i lavoratori, se garantire il salario accessorio va contro gli interessi dei lavoratori, allora vuol dire che abbiamo svenduto i lavoratori. Noi, per la verità, siamo convinti di aver ben operato, crediamo che questo debba essere riconosciuto alle OO. SS. che con grande senso di responsabilità hanno deciso di sottoscrivere l’Accordo. Sicuramente è migliorabile, lo abbiamo sottolineato anche in sede di contrattazione decentrata, ma rispetto al rischio di far perdere quote di salario accessorio al personale non abbiamo dubbi che la sottoscrizione possa portare solo benefici per i lavoratori.
Sul sistema di valutazione anche noi abbiamo molte perplessità e su questo sicuramente vigileremo. Non consentiremo valutazioni discrezionali a NESSUNO. Non solo, ma ci impegniamo a rappresentare i nostri iscritti in ogni sede, anche quella legale, in caso di valutazioni non congrue o in caso di inosservanza delle procedure stabilite dallo stesso sistema di valutazione.
Con questo ci sentiamo di rassicurare i lavoratori, perché saranno tutelati, adesso come sempre.
Patrizia Tomaselli, Segretario FPCGIL