Non possiamo rimanere indifferenti alle dichiarazioni di una europarlamentare del PD che getta fango e discredito sulla CGIL, una organizzazione sindacale che ha “osato” scendere in campo contro le scelte politiche di questo Governo, organizzando una manifestazione imponente come quella dello scorso 25 ottobre.
Una manifestazione che ha visto la partecipazione di oltre un milione di lavoratori, pensionati, giovani e donne, a cui nulla è stato chiesto per partecipare se non la voglia e l’entusiasmo di esserci, lì in quella piazza.
Persone reali, consensi veri, sostegno tangibile che probabilmente ha toccato nel vivo questo governo presieduto da Renzi. Evidentemente la massiccia partecipazione ha colto di sorpresa un Governo che inizia ad accusare una consistente perdita di consensi, per questo la scelta di attaccare il sindacato con argomentazioni pretestuose, come quelle rilasciate dalla Picierno, che mirano proprio a distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dai problemi reali presenti nel Paese, a partire dalla mancanza di lavoro e dalla mancata crescita economica.
I dati economici sono sotto gli occhi di tutti e le scelte di questo Governo non fanno altro che aggravare una situazione già di per se drammatica, per questo è inaccettabile e incomprensibile che esponenti del PD insistano in attacchi concentrici verso una gloriosa organizzazione sindacale da sempre impegnata nel difendere i diritti dei lavoratori e dei pensionati. Diritti e valori da sempre, e fino a questo momento nel DNA delle stesse formazioni politiche di sinistra, che hanno avversato tutti quei governi che in passato hanno
cercato di smantellare quel sistema dei diritti faticosamente costruito nel tempo.
Stiamo assistendo a cambiamenti epocali dove si preferisce come interlocutori privilegiati gli imprenditori e si presta poca attenzione al mondo reale, fatto di lavoratori spesso precari, pensionati e donne.
La tracotanza e l’irrisione sono le modalità con cui vengono apostrofate irrispettosamente le contestazioni, le manifestazioni e gli scioperi dei lavoratori. Modalità che stanno acutizzando sempre di piu’ un clima che arriva a produrre brutali aggressioni, quale quella di Roma, verificatasi nel corteo delle Acciaierie Speciali di Terni della ThyssenKrupp. Un governo irresponsabile, questo, che spinge all’esasperazione gli animi, disattendendo le aspettative dei piu’ deboli, producendo precarietà con un Job act che grida vendetta ai disoccupati e una legge di stabilità che si profila punitiva verso i piu’ e inneggiando all’eliminazione del licenziamento senza giusta causa come possibilità di assunzioni sicure. Si vendono illusioni senza produrre investimento, questo è quello che si va facendo.
Chiediamo un passo indietro al governo e un dialogo costruttivo e sereno con le parti sociali, invece di creare divisioni e contrapposizioni sterili e pericolose.
Noi non ci fermiamo. Continueremo a manifestare pacificamente nel nome dell’eguaglianza, della dignità e del lavoro; ma esigiamo rispetto.
Domenico Ficco
Segretario Generale FP CGIL BARI