Sono senza stipendio da dicembre 2016, i lavoratori del Presidio di riabilitazione Padre Pio di Capurso che DOMANI, giovedì 20 aprile, terrannoun sit-in di 3 ore dalle 11 alle 14, davanti la sede del Consiglio Regionale di via Capruzzi a Bari.
Ben 4 mesi di lavoro non pagati dalla Gms spa, società che gestisce il servizio in regime di accreditamento istituzionale, non nuova a questa violazione contrattuale che si ripete con pericolosa costanza da dodici lunghi anni.
A luglio 2016, una nuova società, la Mefir, ha anticipato le somme necessarie al pagamento di 6 mensilità arretrate chiedendo alla Regione Puglia di trasferire l’accreditamento dalla Gms alla Mefir stessa. Sono trascorsi 9 mesi e ad oggi questo passaggio, non è ancora avvenuto perché secondo gli uffici reginali preposti, l’operazione parrebbe piuttosto complessa. Intanto la Regione Puglia ha affidato un lavoro di studio del piano economico finanziario di entrambe le società: Gms e Mefir, ad un gruppo specializzato di consulenti esterni di cui a giorni si attende l’esito.
Di fatto, ad oggi, accade cheper l’ennesima volta i lavoratori del Presidio di riabilitazione Padre Pio di Capurso siano costretti in una condizione di indigenza. Nonostante questa situazione, i lavoratori hanno comunque continuato a garantire il servizio con efficienza e professionalità. E’ chiaro che il protrarsi di questa situazione potrà provocare inevitabili ripercussioni sui malati che a centinaia, quotidianamente, accedono ai servizi della struttura.
Appuntamento quindi a giovedì 20 aprile, alle ore 11, in via Capruzzi, davanti la sede del Consiglio Regionale Pugliese, che proprio domani, si riunirà per discutere e approvare, fra l’altro, la nuova disciplina legislativa che regola gli accreditamenti delle strutture sanitarie regionali.
Domenico Ficco
Segretario Generale Fp Cgil Bari