Dirigenti ex destabilizzati ASL Bari: la svolta

medici ex destabilizzati

 

Dopo anni di estenuanti vicissitudini, la arcinota questione relativa ai dirigenti della sanita’ pugliese, stabilizzati da una legge regionale, successivamente dichiarata nulla da una sentenza della Corte Costituzionale, è ad una svolta, almeno nella ASL Bari. Il 30 novembre c/o la Direzione Provinciale del lavoro di Bari è stata siglata la conciliazione tra la ASL Bari e i dirigenti che avevano presentato ricorso contro il licenziamento e avanzato legittimamente richiesta risarcitoria per il danno subito, non essendo ravvisabile alcuna responsabilità nei loro confronti per una legge regionale dichiarata poi incostituzionale.

L’accordo prevede il mantenimento in servizio dei ricorrenti a tempo indeterminato fino alla sentenza definitiva con rinuncia da parte degli stessi alla richiesta risarcitoria in caso di sentenza a loro favorevole (ricordiamo che in caso di condanna le ASL pugliesi dovrebbero risarcire milioni di euro).

Considerato il quadro generale di gravissima incertezza del mercato del lavoro, che coinvolge sempre più anche il settore della pubblica dipendenza, il licenziamento come alternativa immanente, la possibilità di conservare la richiesta risarcitoria in caso di sentenza avversa al dirigente, l’eventualità di soluzioni legislative regionali e/o governative sulla questione, la garanzia della continuità del lavoro da un lato e dell’assistenza in punti nevralgici del sistema sanitario pugliese, crediamo sia una soluzione positiva, anche se non quella auspicata dai dirigenti e dalle OO.SS..

Va ribadito che il merito del risultato ottenuto è da ascrivere soprattutto al Direttore Colasanto, nonchè all’impegno costante delle Organizzazioni Sindacali, CGIL in testa, e dei legali coinvolti e alla tenacia dei dirigenti interessati.

Siamo convinti che le altre Aziende pugliesi seguiranno il percorso della ASL BARI e della ASL BAT scegliendo di garantire l’assistenza sanitaria e la dignità del lavoro.

Una nota a parte merita, invece, l’indecorosa strumentalizzazione mediatica da parte di certi personaggi, compresi alcuni rappresentanti del mondo politico o sindacalisti dell’ultima ora in cerca di visibilità che speculano sulle vicende umane, prima ancora che lavorative, del mondo del precariato e poi si dissolvono.

Bari, 1/12/2012

                                                                                                                     FP CGIL Medici
                                                                                                                  Antonio Mazzarella