A forte rischio i sistemi dei controlli da parte del Ministero del lavoro

ministero del lavoro

 

A forte rischio i sistemi dei controlli da parte del Ministero del lavoro a causa delle scelte politiche e amministrative compiute dal Ministero stesso.

Comunicato stampa di Pino Gesmundo – Segretario Generale CGIL Bari – e Antonio Ventrelli – Segretario Funzioni Centrali Fp Cgil Bari

Infatti, nel primo semestre del 2013 hanno accreditato sul capitolo delle missioni per lo svolgimento dell’attività ispettiva nella Regione Puglia solo il 70% (pari ad euro 364.000) del fabbisogno richiesto dagli uffici (pari ad euro 520.000) determinando con il taglio del 30% delle risorse una inevitabile riduzione dei controlli ispettivi sul territorio pugliese. Nel secondo semestre, poi, la situazione è peggiorata ulteriormente in quanto è stato previsto un ulteriore taglio del 20% sulle risorse da destinare alla vigilanza del lavoro che, tra l’altro, a tutt’oggi non sono state ancora accreditate agli uffici determinando la quasi paralisi dell’attività ispettiva che, in provincia di Bari, verrà espletata solo sul comune capoluogo lasciando tutto il resto del territorio privo di qualsiasi tutela fino a quando le suddette risorse non saranno disponibili. La situazione è destinata a peggiorare a seguito della riorganizzazione del Ministero del Lavoro in discussione che prevede la soppressione delle Direzioni Regionali del Lavoro che attualmente svolgono una importante funzione di coordinamento, indirizzo e programmazione dell’attività di vigilanza e delle politiche del lavoro sul territorio regionale. Pertanto, i suddetti provvedimenti stanno determinando una consequenziale riduzione della presenza degli Uffici e del personale ispettivo sul territorio (peraltro esposto a continue aggressioni dovute al clima di tensione e disperazione sociale ormai dilagante) ed un abbassamento delle tutele per i lavoratori, oltre che una diminuzione inevitabile di entrate per le casse dello Stato a causa delle minori sanzioni comminate e riscosse. Ma ciò che è ancor più grave, è che tale situazione di sostanziale giungla del mercato del lavoro, a causa della contrazione dei controlli ispettivi per gli effetti dei suddetti tagli di risorse e future chiusure degli uffici regionali, si sta determinando nel silenzio assordante e nell’indifferenza delle istituzioni e delle forze politiche.

La CGIL DI BARI, che non rinuncerà mai al suo ruolo di tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori, lancia un forte grido di allarme per sensibilizzare le istituzioni locali e nazionali ad attivarsi per garantire la salvaguardia e l’operatività di quei presidi di legalità sul territorio in materia di lavoro, previdenza e sicurezza rappresentati dagli organi di vigilanza del Ministero del Lavoro. Con un mercato del lavoro di questo tipo, con dati drammatici legati al lavoro nero, allo sfruttamento del lavoro, alla molteplicità delle aziende sul territorio che vogliono far pagare gli effetti della crisi a danno dei diritti dei lavoratori, questa condizione non ci lascia tranquilli. Oltre le battaglie nazionali nelle quali la Cgil interviene sulle scellerate impostazioni politiche attuali, invitiamo ancora una volta il Ministero del Lavoro in tutte le sue articolazioni, a svolgere il suo ruolo pur nelle difficoltà che vive. Noi da sempre abbiamo dato la massima disponibilità e continuiamo a farlo per collaborare e condividere processi di intervento per stanare sacche di abusi a danno dei lavoratori. Collaboriamo quindi, costruiamo luoghi di discussione e facciamo analisi e approfondimento per mettere a patrimonio conoscenze esperienze e dati comuni per evitare sperpero di risorse e intervenire in maniera mirata.

Comunicato stampa di Pino Gesmundo – Segretario Generale CGIL Bari – e Antonio Ventrelli – Segretario Funzioni Centrali Fp Cgil Bari