Basta! La misura è colma!
Sono anni che la CGIL, spesso da sola, denuncia il comportamento dell ‘ amministrazione dell’ente ecclesiastico miulli che pretende di essere ente pubblico quando si trattadi reclamare finanziamenti regionali ma si comporta da imprenditore privato nell’applicazione dei ccnl.
di fatto le relazioni sindacali sono un eufemismo, spesso ridotte a semplici comunicazioni e/o disposizioni senza alcun confronto preventivo con le ooss nelle materie previste dalle norme.,anche le piu’ elementari.
eppure, quando siamo stati convocati, abbiamo dato il nostro contributo senza preconcetti e ccnl alla mano( non vediamo altre metodologie).
gli istituti contrattuali vengono interpretati dall’amministrazione in maniera distorta e,spesso,a discapito dei lavoratori :vedasi la mancata corresponsione dell’indennita’ notturna per il disagio medico e i compensi previsti da accordi nazionali per i referti di infortunio inail,debiti orari a carico dei lavoratori senza giustificato motivo,sostituzione dei primari andati in pensione con modalita’ poco trasparenti,in ogni caso senza il rispetto di quanto previsto dai ccnl(art 18 ccnl 6/6/2000 e s.m.i)e cosi’ via.
per non parlare di un clima di cacc ia alle streghe e di intimidazione con sanzioni disciplinari che(forse)corrette sul piano formale non sembrano appartenere ad un ente che dovrebbe fare del buon senso e della giusta misura(il buon senso ediligenza del padre di famiglia) una nota distintiva.. non solo : dopo aver irrogato ad es.una sanzione pecuniaria per una banale civile discussione tra colleghi, viene impedito loro di impugnare il provvedimento davanti al giudice del lavoro,perche’”il regolamento dell’ente – che si e’ fatto senza alcun confronto con le ooss – non lo prevede”,andando oltre quanto previsto da norme legislative e dallo statuto dei lavoratori!!
analogamente recentemente sulla base di un presunto articolo del regolamento aziendale sulla libera professione dei medici(da noi mai sottoscritto) e di un presunto “accordo”(mai “passato “ al tavolo di delegazione trattante come,invece, previsto) con alcune sigle sindacali, il miulli decide di prelevare dai compensi spettanti ai medici aventi diritto ed al personale amministrativo e del comparto che collabora indirettamente allo svolgimento dell’alpi, una quota per debito orario legato all’elargizione dei compensi.
in pratica l’amministarzione,costretta dal tribunale,a pagare le somme dovute,si inventa un do ut des irricevibile e distorto.
come e’ noto a tutti gli addetti ai lavori(tranne al miulli) l’art 57,comma 2,lettera i) ccnl 8/6/2000) prevede che i medici che praticano alpi devono destinare una quota non inferiore al 5% a i dirigenti che,in ragione delle discipline di appartenenza e delle funzioni svolte non possono svolgere attivita’l-p(es. pronto soccorso,terapie intensive,direzione sanitaria,ecc),oltre ad una quota, da stabilire in azienda, destinata quale incentivo al personale che collabora indirettamente ma che rende possibile lo svolgimento dell’alpi.
in nessuna parte dei ccnl successivi ne’ nelle norme che hanno introdotto modifiche all’attivita’ alpi e’stato previsto che il personale di cui sopra deve corrispondere una parte dei compensi e/o orario aggiuntivo all’amministrazione(si pretendono piu di 200 ore!!).
ribadendo che,come tutti sanno(tranne che al miulli) tutti gli accordi aziendali in contrasto con i ccnl sono nulli,si fa notare ,per inciso,che si tratta di somme sottratte ai compensi dei medici che svolgono alpi e destinate ai colleghi penalizzati e che non sono certo di competenza dell’amministrazione. quest’ultima potrebbe,a nostro parere, incappare nel reato di appropriazione indebita e distrazione di fondi.
a tal proposito stiamo valutando tutte le iniziative legali da mettere in campo per tutelare i diritti dei lavoratori.
nel frattempo solleciteremo il neo presidente della regione puglia perche’ si faccia,finalmente, chiarezza sul ruolo del miulli e degli altri enti ecclesiastici ed il loro rapporto con il ssr, a partire dai vistosi buchi di bilancio pagati dai lavoratori e dalla comunita’ pugliese.
crediamo che in un momento di grave crisi da cui il benemerito miulli sta cercando di venir fuori, grazie soprattutto al sacrificio dei dipendenti, debba vedere tutti impegnati( a partire dai commissari,che invitiamo a vigilare)) a valorizzare le professionalita’ presenti,ottimizzare le risorse,fornire assistenza di qualita’ che non manca,applicando correttamente le norme contrattuali e mettendo da parte iniziative vessatorie ed ingiustificate,di cui chiediamo fin d’ora la revoca immediata.
di questo parleremo in un’assemblea pubblica che la cgil organizzera’ la prossima settimana al miulli ed a cui invitiamo tutte le componenti,amministratori compresi.
COORD. REG. CGIL MEDICI SEGR.GEN. FP CGIL BARI
ANTONIO MAZZARELLA DOMENICO FICCO