Mostra Arnaldo Pomodoro – Aumento del costo di accesso ai Monumenti

MostraPomodoro

Alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle prov. di Bari, Barletta – Andria – Trani e Foggia –  BARI
e.p.c.    Alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia – BARI  

Abbiamo casualmente appreso dell’intenzione di aumentare il costo del biglietto di ingresso ai compendi monumentali della Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio delle prov. di Bari, B.A.T. e Foggia, in occasione della mostra di Arnaldo Pomodoro che si terrà a partire dal mese di luglio nei castelli di Bari, Trani e Castel del Monte.
Non è la prima volta che si prevede un sovrapprezzo per delle esposizioni, ma pare che in questa occasione sia previsto un aumento del 100% del biglietto, soluzione che, in passato, ha già suscitato grosse polemiche da parte dei visitatori e mortificazione dei lavoratori tempestati da lamentele, così come documentato nel registro dei reclami.
L’aumento eccessivo del costo del biglietto crea un’inaccettabile barriera per le figure sociali deboli, già colpite pesantemente dalla crisi, e danneggia non solo gli utenti, ma potrebbe indurre gli operatori del settore turistico a scegliere di escludere dal proprio circuito i siti troppo esosi.
Non si può ignorare che la maggioranza del pubblico che visita alcuni dei siti coinvolti – in modo specifico Castel del Monte – è interessato al solo monumento, e può considerare la presenza della mostra col relativo sovrapprezzo una ingiusta imposizione, come del resto è accaduto in passato in occasione di altre iniziative analoghe.
A nostro avviso è auspicabile che l’attività di promozione sia orientata a cercare di comprendere e indirizzare le esigenze e le aspettative dei visitatori, piuttosto che costringerli a pagare un costo aggiuntivo per un servizio non richiesto e non desiderato, per questo visto come un ingiusto balzello.
Sulla scorta delle esperienze passate – si veda l’insuccesso della mostra di tre piccoli quadri post-impressionisti nel Castello Svevo di Bari nell’estate del 2012 – non è difficile immaginare che ci potrebbe essere una diminuzione degli accessi ai monumenti con conseguente riduzione degli introiti per lo Stato.
Suggeriamo quindi che sia data la possibilità ai visitatori di scegliere di fruire della mostra, compartimentandola, ove è possibile, e pagando un secondo biglietto in aggiunta a quello di ingresso al monumento, oppure si potrebbe prevedere un leggero aumento del biglietto.
Inoltre, con spirito di assoluta collaborazione, la FP CGIL reclama la considerazione del ruolo del sindacato previsto dal vigente CCIM, che risulta enormemente limitato dalla mancanza di informazioni e confronto che invece, quando è stato avviato, è sempre stato costruttivo e fruttuoso per tutti.
Pensiamo che la maniera di valorizzare al meglio il nostro patrimonio culturale, nel rispetto del lavoro di tutti, è quello di evitare barriere di ordine economico e di dare l’impressione che la cultura sia destinata a rimanere elitaria, specie in questo periodo di crisi.
Chiediamo quindi informazioni preventive delle iniziative che hanno una ricaduta sull’organizzazione e carichi di lavoro, come nel caso di una mostra che dura cinque mesi, in modo tale da richiedere un costruttivo confronto e sottoscrivere accordi che siano proficui per tutti, lavoratori ed utenti.
Distinti Saluti.

Il Coordinatore FP CGIL MiBAC                            Il Segretario Provinciale FP CGIL BARI
      F.to Matteo Scagliarini                                           F.to Antonio Ventrelli